Esistenza, che cos’è?

“Ehi tu, credi in Dio?" Lui è affacciato alla finestra della sua stanza al piano di sopra, io sono in giardino. “Sì, credo in Dio”. Riprende a suonare, rassicurato. Ho capito, ai suoi genitori non interessa nessuna religione, ma l'hanno messo alla scuola elementare cattolica perché è la più vicina. Bene, allora devi verificarlo nel tuo ambiente: chi crede e chi non crede in Dio?

Esistenza, che cos’è?

Col senno di poi, penso di averlo reso facile. O ci credi o non ci credi. Ma se sì, in cosa credi? Allora non sarai pronto così in fretta con la tua risposta. Poi devi fare i conti con millenni di storia teologica, martiri, guerre di religione, persecuzioni eretiche, scissioni… E anche: se no, in cosa non credi? Allora l’intera scienza ti assale con discorsi sulla (mancanza di) prove dell’esistenza di Dio. Infinito…

Lascia andare tutto, prova a formulare solo ciò in cui “credi” e pensi tra te e te. La fede è un termine che nell’opinione umana è associato alle istituzioni in cui si professa una fede. Le persone aderiscono a regole, leggi, regolamenti, a una certa forma in cui si pensa e si parla di Dio, una certa forma di culto, una certa forma di associazione dei “non credenti”. Tutte le forme. E se non vuoi tutte quelle forme? Allora arrivi alla pura fede in “qualcosa di più grande di te”, su cui fai affidamento, a cui vuoi arrenderti. Ora che le chiese in Occidente si stanno svuotando, è diventata comune la tendenza a credere che “c’è qualcosa”.

Il tema di questo LOGON è: i tanti volti di Dio. Guarda, questo è positivo. Ricorda un’affermazione: Dio è tutto in tutto. Puoi masticarla per un po’. Se la lasci penetrare profondamente, ti avvicini alla grandezza di questo pensiero. Dio è respiro, è vita, è coscienza, è amore, è in ogni atomo, è il creatore di tutto ciò che è, è più vicino di mani e piedi.

Cominciamo dall’inizio. La meraviglia che è la vita non è ancora stata risolta dalla scienza. Che un bambino appena nato inizi a usare i polmoni, a respirare, a respirare fino alla morte, questo è Dio. Sì, tutto sulla Terra respira. Le giungle sono i polmoni del mondo. Com’è meraviglioso che senza essere organizzato, gli umani usano l’ossigeno ed espirano anidride carbonica, con alberi e piante è il contrario. Un ciclo perfetto, questo è Dio. E cosa fa l’uomo?

Ogni 5, 6, 7 secondi, anno dopo anno, viene abbattuto un “campo da calcio di alberi”, il ciclo respiratorio è ostruito. C’è da meravigliarsi se le persone non riescono più a respirare a causa di una pandemia? Anche l’equilibrio idrico sulla terra: pioggia che scorre nei mari ed evapora in nuvole che ricadono altrove come pioggia, è un ciclo perfetto. Questo è Dio.

E cosa fa l’uomo? Costruisce dighe di dimensioni inimmaginabili: il serbatoio per la più grande centrale elettrica dell’Africa in Etiopia nel Nilo è finalmente allagato dopo sei anni (!); ora è lungo 500 chilometri e largo 30. Tutto per l’elettricità. I paesi a valle ricevono ormai troppa poca acqua, i fanghi non si depositano più e sono stati sostituiti da fertilizzanti. La terra diventa salina e rende molto meno. Anche qui il ciclo respiratorio si è sostanzialmente arrestato. C’è da meravigliarsi se c’è una guerra per l’acqua? Dio ha molti più volti. Leggi ad esempio in Peter Wohlleben, “La vita nascosta degli alberi” su come gli alberi nella foresta comunicano perfettamente sottoterra tra loro, si proteggono a vicenda e come i forti sostengono i deboli. Come l’acqua è portatrice di emozioni. Sempre di più si fanno meravigliose scoperte del divino in ogni cosa.

Dio e l’uomo. Sembra che i tanti volti di Dio non siano visibili all’uomo, che continua a disegnare il proprio progetto con ostinazione, anche quando le cose minacciano di andare male. Tutti i motori a combustione del mondo a energia fossile insieme, in terra, in mare e in aria, tutte le centrali elettriche, si scopre che la terra si sta scaldando troppo; alcune isole nell’oceano sono già scomparse e si stanno prendendo provvedimenti. Ma intanto data center, bitcoin, algoritmi, reti 5G, telefoni sempre più sofisticati, il cloud o come si chiama, richiedono sempre più elettricità. La fame di elettricità è insaziabile. Il fatto che ogni combustione qui costi anche ossigeno è visto come un fattore inevitabile. C’è abbastanza ossigeno sulla Terra? E mettiamo la CO2 sottoterra. La società nel suo insieme continua a concentrarsi su di più, di più. Dipendenza sempre più totale dall’elettricità.

Che l’uomo sia chiamato all’ordine per ciò che egli stesso ha operato è anche uno spettacolo di Dio. È attraverso l’amore di Dio che la coscienza dell’umanità viene risvegliata mentre sta trasformando la terra in un pianeta inabitabile.

Credere che “c’è qualcosa” è una formulazione troppo sottile. Credere che “tutto è lì” perché Dio lo ha voluto, è così. Credere che l’umanità abbia ricevuto la terra come una scuola, che sperimentare le contraddizioni, le mezze misure e i limiti di questo mondo materiale sia necessario per questo processo di apprendimento, che è credere in Dio, nell’intenzione divina. L’amore di Dio dà all’uomo ancora e ancora opportunità di rivolgersi a quella verità. Credere in Dio è credere che ci è stata data l’intuizione: l’intuizione che si tratta di seguire l’amore divino, per elevarsi finalmente al di sopra del mondo delle contraddizioni, per tornare al mondo dell’unità che una volta abbiamo lasciato volontariamente. È scegliere una forma di elettricità infinitamente più alta: l’etere del fuoco elettrico, che può condurci a un nuovo stato di coscienza. Se quell’etere di fuoco può penetrare nel nostro essere, noi cambieremo, il nucleo divino dentro di noi potrà dispiegarsi.

Poi c’è un’intensa conoscenza interiore: Dio è tutto in tutto. Non c’è più bisogno di provare l’esistenza di Dio. In sostanza non c’è altro che Dio. E questo sei tu.

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Informazioni sull'articolo

Data: Luglio 30, 2021
Autore / Autrice : Anneke Stokman-Griever (Netherlands)

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