Ripetizione o libertà? Verso l’attenzione consapevole

Ti alzi la mattina e ti fai una doccia. Dura 15 minuti o 5, ti piace calda o fai la doccia ghiacciata? La tua colazione è sana o veloce, con o senza le ultime notizie? Ti viene chiesto qualcosa, alzi lo sguardo per organizzare i tuoi pensieri... il tuo interlocutore capisce quel gesto o ci pensa due volte prima di chiedertelo di nuovo?

Ripetizione o libertà? Verso l’attenzione consapevole

Potresti anche non essere consapevole di tutte queste azioni familiari, cose che sei arrivato a fare nel modo in cui le fai nella tua vita, per scelta consapevole oppure automaticamente. Come insegna un testo del Talmud che probabilmente hai letto in qualche forma:

Ascolta i tuoi pensieri: diventano parole.

Ascolta le tue parole: diventano azioni.

Presta attenzione alle tue azioni: diventano abitudini.

Presta attenzione alle tue abitudini: diventano la tua condotta.

Presta attenzione alla tua condotta: diventa il tuo destino.

Ma cosa vuol dire? Le abitudini ci consentono di eseguire facilmente azioni ricorrenti. In questo modo possiamo percorrere venti chilometri in macchina in autostrada senza sapere come stiamo guidando e quante macchine abbiamo superato. Questo ovviamente ci assicura di usare la nostra attenzione in modo efficiente, di non dover più elaborare consapevolmente gli stimoli e di poter quindi pensare a quell’unico problema difficile. Non è così sbagliato; questa vita con il pilota automatico ci consente di concentrarci su ciò che conta davvero per noi. Tuttavia, la seconda parte del brano sembra meno positiva. È ammissibile che la mia abitudine diventi il mio destino? 

Che ne dici dell’abitudine di giudicare qualcuno che incontri alla velocità della luce, in base alle cose più folli? E fino a che punto è davvero così genuina l’abitudine di sorridere a chiunque si avvicina a noi? È un’abitudine che mi metto come una maschera quando sono stanca? Una maschera amichevole, incredibilmente stancante, ma non me stessa. E cosa dice del mio destino? Cosa c’è di vero nei miei pensieri, nelle mie abitudini, nel mio destino? Diventare consapevoli di questo può essere uno shock. E il potere dell’abitudine, ciò vive sempre nel nostro essere? E l’abbiamo scelto consapevolmente?

La vita quotidiana di quasi tutti è stata scossa. Quello che era normale un tempo ora funziona in modo diverso. Sono cambiate le abitudini, un ritmo diverso, molti sono stati costretti a rimanere in casa. Le settimane sembrano scorrere insieme, con nuove abitudini, come una moderna vita monastica. E in questa vita monastica moderna desidero proprio che tutti prendano coscienza della forza e del potere delle abitudini.

Il potere di una buona abitudine: come essere consapevoli e attenti in ogni momento, e riviverla alla fine di una giornata, così da poterla davvero lasciare andare.

Il potere dell’abitudine per non dover fare una scelta in ogni momento, non dover pensare, e quindi potersi concentrare su qualcos’altro. Per contemplare l’essenziale.

Il potere dell’abitudine, se non riguarda una scelta consapevole, mentre il comportamento in realtà non si adatta (più) alla realtà a cui si aspira. E tu lo sai: le tue azioni diventano le tue abitudini, diventano la tua condotta, e questo il tuo destino.

Auguro a tutti noi di utilizzare questo tempo per prestare attenzione a ciò che pensiamo, alle parole che usiamo, alle nostre abitudini. Diventare consapevoli di ciò che ci muove tutti. Allora probabilmente riconosceremo nell’altro, così come in noi stessi, il desiderio di una nuova direzione, lontano dalle abitudini soffocanti, lontano dalle contraddizioni, verso la verità, la libertà, l’amore.

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Informazioni sull'articolo

Data: Ottobre 18, 2021
Autore / Autrice : Ansfrida Vreeburg (Netherlands)

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